Il contributo del Dipartimento in questo progetto è principalmente focalizzato sullo sviluppo di nanocarriers per photo-chemo combination therapy.
In tale contesto ci si prefigge di sviluppare nanoparticelle polimeriche a base di ciclodestrine ramificate bioeliminabili in grado di co-incapsulare comuni chemoterapeutici per l’epatocarcinoma, come il Sorafenib e il Lenvatinib, con precursori di specie citotossiche multitarget che non soffrono il problema della farmaco-resistenza e il cui rilascio viene esclusivamente controllato da luce visibile. L’obiettivo è quello di potenziare l’attività dei chemoterapeutici per azione additiva e/o sinergica con le specie citotossiche fotogenerate esclusivamente sul sito di azione e di ridurne il loro dosaggio con conseguenti benefici per il paziente.
Come specie citotossiche l’attenzione è incentrata su ossido nitrico (NO) e calore, che hanno un ruolo chiave nei campi emergenti della terapia fotodinamica e fototermica. Tali specie sono prodotte rispettivamente impiegando fotodonatori di ossido nitrico sviluppati nel gruppo di ricerca, integrati in modo covalente e non nella struttura della nanoparticella polimerica, e nanostrutture di oro (nanoprismi, nanorods, nanofiori) preparate mediante sintesi a singolo step con una procedura totalmente “green” a partire da estratti di melograno, aventi un assorbimento plasmonico nella cosidetta “finestra terapeutica” ed elevata conversione di luce in calore.
Le proprietà strutturali, fotochimiche e biologiche dei sistemi sono valutate in dettaglio grazie al completo parco di apparecchiature e di competenze che possiede il team di ricerca.
